Ripensare l’ex Cartiera Amicucci Parmegiani, ci ha posto difronte al quesito di come progettare un auditorium e un parcheggio cercando un equilibrio con il tessuto del centro storico e contemporaneamente creare un polo attrattivo con attività commerciali al dettaglio e artigianali.

Fin dal principio è stato chiaro che la sfida era quella di riprogettare un vero e proprio quartiere della citta di Tivoli, un quartiere concepito come luogo che emerge dai processi di organizzazione, fruizione e appropriazione dello spazio da parte di individui e gruppi, producendo schemi percettivi dell’ambiente urbano, paesaggistico/monumentale, perimetrazioni, analisi delle forme di appartenenza, identità e radicamento locale.
Il quartiere…..”come specifico ambito locale in cui erano rintracciabili le condizioni per la condivisione di valori, norme ed esperienze (Young e Willmott, 1957; Gans, 1962 e 1966) e, dunque, per lo sviluppo e il mantenimento di legami comunitari (Barbara Borlini,«Il quartiere nella città contemporanea»).”