Leggendo parole come “…pietà cristiana, sensibilità collettiva arte e cultura…” e ancora “..rappresenta le nostre radici più autentiche e profonde…”, progettando il tempio Socrem ci siamo posti il problema di come infondere sacralità e monumentalità ad un progetto che al tempo stesso doveva porsi con rispetto difronte alla storia dell’imponente monumento pavese alla memoria dei defunti dell’architetto milanese Vincenzo Monti e dopo la sua morte dell’allievo Angelo Savoldi.

Non essere eccessivamente impattanti e interferire con concetti alti come quelli espressi dal presidente Socrem, Pietro Sbarra, ha incanalato il progetto verso un atteggiamento continuamente in bilico tra divinità e inconsistenza.
Da cui l’intenzione di progettare tutto ad un solo livello e in parte interrato così da liberare l’immagine delle volte delle gallerie perimetrali

SOCREM ELABORATO 1

SOCREM ELABORATO 2

SOCREM ELABORATO 3